ANNO XXVII - N.1 = MARZO 2000

 

 

FOGLIO NOTIZIE

"LA TRISA"

 

IN QUESTO NUMERO:

  1. ...TEMPO DI ELEZIONI

  2. SOLUZIONE DEI ROMPICAPO

  3. RITORNO AL PASSATO

  4. UN AMBITO RICONOSCIMENTO

  5. LA RUBRICA "RICORDI"

 

 

 

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...TEMPO DI ELEZIONI

Non par vero, ma sono gia' passati tre anni dall'ultima volta che
abbiamo votato per il rinnovo del Consiglio direttivo della nostra
associazione.
O insieme al giornalino di giugno, o con una spedizione apposita
prima dell'estate, verra' inviata a tutti gli associati la scheda di
votazione e nel corso dell'assemblea generale di agosto si
procedera' come al solito allo spoglio ed alla proclamazione dei
risultati con l'elezione del nuovo consiglio composto di nove membri
che reggera' l'associazione per i prossimi tre anni. All'interno del
Consiglio si procedera' quindi all'elezione del presidente, del
segretario-tesoriere ed eventualmente di uno o piu' vice-presidenti.
Sarebbe quindi tempo di bilanci.Si potrebbe tentare di "tirare le fila"
del lavoro svolto in questi tre anni. In realta' sia gli interventi su
questo giornalino, sia, gli interventi del presidente
Claudio Bina all'assemblea generale, hanno piu' volte chiarito qual'e'
la situazione della nostra associazione.
La Trisa continua a "rimanere nel cuore" di molti degli iscritti che
continuano a partecipare con piacere alla festa sociale della
polentata, che (molti) continuano a sentirsi onorati di partecipare a
questo vecchissimo sodalizio, che (molti) considerano molto belle e
utili le due sedi di Mortaso e della Val di Borzago,etc.,etc. ma poi
in concreto, nessuno si vuole impegnare in prima
persona, nessuno (o quasi) vuol dedicare un po' di tempo, un po'
di impegno, un po' di "testa" per trovare idee, per partecipare al
direttivo dell' associazione, per "spendersi" un po' come si suol dire.
E allora lanciamo una vera e propria sfida a tutti i soci. Sappiamo
infatti che molti degli attuali membri del Consiglio sono intenzionati a
smettere e che lo stesso presidente, dopo diversi anni di impegno,
vorrebbe passare la mano. Occorre percio' che "saltino fuori" nomi
nuovi, volonta' nuove, impegni nuovi.
C'e' qualcuno che ha coraggio ? - C'e' qualcuno che ha .....? C'e'
qualcuno che vuole una volta tanto dare e non solo ricevere ? Se c'e'
batta un colpo. Lo dica a Claudio o a Renato, oppure lo scriva a
questo giornale (c/o Egidio Lorenzi - Via G.Modena 39 - 20129
Milano), insomma ce lo faccia sapere. In modo che possiamo
segnalarlo nel prossimo giornalino e possiamo in molti votarlo e
mandarlo a lavorare per tutti noi.

La Redazione

 

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SOLUZIONE DEI ROMPICAPO

Silvano Brunelli ci ha comunicato:

L'esatta soluzione dei due "rompicapo matematici" pubblicati
sull'ultimo numero del "Foglio Notizie" e' la seguente:
n.1 - Quel signore ha 62 anni. Infatti sommando i 19 anni che aveva
quando nacque il primo figlio ai 19 compiuti dal piu' giovane e ai 24
di differenza fra il primo e il nono figlio, si ottiene 62;
n.2 - I nipoti sono 4. Detto X il numero dei nipoti e (X+1) il numero
delle banconote da essi ricevute, dalla relazione X (X+1) = 20, si
ottiene X = 4
Quattro soci hanno indicato le soluzioni esatte. Si e' quindi proceduto
al sorteggio che ha premiato il socio Enzo Morocutti.
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RITORNO AL PASSATO

Si tratta dell'oramai tradizionale, gradito, "raccontino" di Enzo Morocutti.

L'importante grosso problema e' sorto quando da queste parti molti,
finalmente , hanno aperto gli occhi.
Non e' mai troppo tardi!
Appena constatato che ogni cosa sta degenerando, che il modo di
vivere, l'alimentazione e relativi effetti da essa derivati non sono piu'
quelli di un tempo, quassu' nella valle si sono posti alcuni
interrogativi: perche' le nascite sono calate cosi' drasticamente
malgrado, come affermano gli addetti sanitari locali, l'incremento del
consumo di "spinta" tipo Viagra, varie vitamine esasperate e molte
rinomate radici di Ginseng, ora facilmente reperibili in zona, dalla
Pozzolina fino a Stablo,in questi ultimi anni non hanno dato i "frutti"
desiderati ? Quale puo' essere la causa della flessione demografica
clamorosamente registrata nella zona ?.
Studi approfonditi, dibattiti, valutazioni , etc. hanno portato alla
constatazione che da queste parti deve esserci indubbiamente una
grossa carenza alimentare che altera l'equilibrio riproduttivo della
nostra gente.
Le meticolose ricerche degli Enti preposti sono giunte alla
conclusione che causa principale siano i nuovi alimenti, mutati
geneticamente e precisamente, nel caso che ci riguarda,il mais,
ovvero il granoturco.
Le tecniche attuali di trasformazione alimentare aggrediscono e
brutalizzano i prodotti originari; pertanto ogni cibo, ogni seme, ogni
derivato, diventa artefatto.
Bisogna correre ai ripari, occorre fare qualcosa per frenare questa
situazione micidiale, distruttiva. Da tempo nessuno si muove, tutti
rimandano il problema ad altri ed il futuro diviene sempre piu'
pericoloso !
Il mais, dal quale si ricava la farina da polenta deve tornare come
quello di un tempo . Come fare ? Al supermercato, in cooperativa o al
consorzio agrario si possono trovare le sementi ... pero' hanno gia'
subito da anni varie mutazioni negative. Ci vorrebbe il prodotto
originale: dove reperirlo ?
Noi de "La Trisa", sempre vigili e tempestivi, ci siamo coordinati e
abbiamo trovato la soluzione. Il comitato preposto ha suggerito di
ricercare e censire l'anzianita' dei gloriosi trofei esistenti in ogni casa
di Spiazzo e frazioni: tutti debbono collaborare e dichiarare quali
pannocchie, atavico simbolo di prosperita' e virilita', appese nei punti
strategici delle abitazioni, siano piu' genuine, integre, stagionate e
solide.Chi si presentera' con quella piu' dura e meritevole, in futuro
potra' vantarsi di aver risolto la grave situazione.
Ora siamo in fiduciosa attesa dell'esito dell'esperimento.
La polenta, finalmente quella giusta, sara' nuovamente alimento
basilare per la nostra gente che continuera' l'esistenza
fecondemente, merito dell'impegno profuso dal "donatore" prescelto.

Enzo Morocutti

 

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UN AMBITO RICONOSCIMENTO

Al nostro socio Maurizio Lorenzi il giorno 8 dicembre scorso ( giorno
di Sant'Ambrogio, patrono di Milano) e' stato conferito l'attestato
dell' Ambrogino, ambito riconoscimento che premia i "milanesi" illustri
che si sono particolarmente messi in evidenza nel loro settore.
Il premio e' stato consegnato personalmente dal Sindaco di Milano
Gabriele Albertini nella Sala Alessi di Palazzo Marino.
Il premio e' andato cosi' a questo "milanese d'adozione" che da
tantissimi anni svolge la sua attivita' di artigiano arrotino a Milano ed
e' riuscito a conquistarsi la fiducia e la stima della citta'.
Occorre anche dire che Maurizio, con la sua proverbiale modestia,
non "ha detto niente a nessuno" e noi la notizia l'abbiamo appresa
dai giornali.

 

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tanti auguri di Buona Pasqua ai soci ed ai loro familiari

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LA RUBRICA "RICORDI"

Dopo qualche numero in cui e' mancata, riprendiamo la pubblicazione
della rubrica "Ricordi" che, come sapete, ospita vecchi documenti,
vecchie poesie, vecchi "ricordi" appunto.
Questa volta pubblichiamo due poesie i cui autori sono ignoti. Si
tratta in entrambi i casi delle cosiddette "zatari" scritte in occasione
del capodanno 1958.

PRIMO DOCUMENTO: ATTENZION CHE PARLA IL GNARO

Ho pregato gentilmente
Di avere un po' di liberta'
Per venire in mezzo a voi
A salutar la Societa'

Non pretendo io da bere
Ne' da mangiar, siate sicuri
Io solo son venuto
Per fare a voi tanti auguri

Auguro che l'anno '58
Porti a voi felicita'
E tenga sempre unita e sana
Tutta la societa'

Auguro ancor che l'anno nuovo
Trascorra per voi serenamente
E che il migliore degli auguri
Vada al nostro Presidente !

Ho finito cari amici
E a tutti voi stringo la mano
E vi rammento che a Mortaso
Si sta meglio che a Milano

L'amico vostro il Gnaro
Notte di San Silvestro 1957 - 1958

 

SECONDO DOCUMENTO:

Dumandu al permess caru vice president
Vuria dir du paroli alla nossa gent
Vuaftri nu ste' spaventarvi
Anca sa magnee' poss istess parlarvi

A gatarsi tucc insema in sta ucasiun
Par finir l'an vecc cun sto' bel cinun
Scusem tucc, ma disomm la verita'
Ela miga bela la nossa societa' ?
La mi met n'amur ca diria cumuvent
Par al paes e tutta la nossa gent

Par gatarsi a far sta cena
Ne vignu da Custanza e da Viena
Da Piacenza, Chiavari, Novara e Tortona
Da Milan, d'Arlun, da Vughera e da Cremona
E par far unur ala nossa Trisa tantu bela
L'e' rientra' n'temp anca al Batistian da Biela

I ga' in bel dir Milan, Parigi, Londra e Caracas
Par nuaftri al pu bel le amu Murtas
Me ca dala Trisa nu su' al pu' giuan ne' al pu' viciot
Fu tanc auguri a tucc par al 1958

 

(traduzione)
Domando il permesso caro vice presidente
Vorrei dire due parole alla nostra gente
E voi non spaventatevi
Anche se state mangiando, posso ugualmente parlarvi

A trovarsi tutti insieme in questa occasione
Per finire l'anno vecchio con questo bel cenone
Scusatemi tutti, ma diciamo la verita':
Non e' bella la nostra societa'?
Mi suscita un senso di amore che direi commovente
Per il paese e tutta la nostra gente

Per incontrarsi a fare questa cena
Sono venuti da Costanza e da Vienna
Da Piacenza, Chiavari, Novara e Tortona,
da Milano, da Arluno, da Voghera e da Cremona
e per fare onore alla nostra Trisa cosi' bella
e' rientrato anche il Battistino da Biella

Hanno un bel dire Milano, Parigi, Londra e Caracas
Per noi il piu' bello e' ancora Mortaso
Io che de La Trisa non sono il piu' giovane ne' il piu' vecchiotto
Faccio tanti auguri a tutti per il 1958

 

LETTERA AGLI ASSOCIATI CICLOSTILATA IN PROPRIO

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