ANNO XXIII - N.4 = DICEMBRE 1996

 

 

FOGLIO NOTIZIE

"LA TRISA"

 

IN QUESTO NUMERO:

  1. = NOTIZIE ... ED AUGURI

  2. = PARLIAMO DI GRAPPE - terza parte

  3. = IL VIGNETO (realtà o fantasia?)

  4. = "AL BEDU' DE BORZAC"

  5. = RICORDI

 

 

 

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NOTIZIE ... ED AUGURI

Siamo al numero di dicembre: il numero di Natale. Riportiamo in
seguito le notizie relative al periodo intercorrente dall'ultimo numero
del nostro giornalino ad oggi, ma soprattutto faremo seguire i nostri sinceri
auguri per le prossime festività.

FESTA DELL'UVA: La tradizionale festa d'autunno si è tenuta (come
già lo scorso anno in una località della "Bassa" con organizzazione di
un pullmann in partenza da Mortaso. In questo modo si riesce a
creare una occasione di festa e di gita che altrimenti si perde se
l'incontro avviene (come è stato per molti anni)
in Rendena.
La scelta quest'anno è caduta sulla località "Isola Serafini" in Comune
di Monticelli d'Ongina con un anticipo nella mattinata incentrato sulla
visita al paese medioevale di Grazzano Visconti e la visita guidata ad
una cantina sociale.
La partecipazione di soci e familiari ha raggiunto la quota di 75
persone (di cui 31 partite con il pullmann da Mortaso). L'andamento
della giornata è stato particolarmente gradito sia per la parte relativa
alle visite che per il pranzo che è stato unanimemente ritenuto di
ottimo livello.



CASTAGNATA IN SEDE: La sera del 2 novembre abbiamo
realizzato presso la nostra sede la castagnata che stà ormai
diventando una occasione tradizionale di incontro e di festa.
La presenza era veramente numerosa e tale da riempire la sede. Le
castagne sono state particolarmente gradite e da tutti giudicate ottime
sia per la qualità che per la preparazione.
Ha allietato la serata il suono della pianola con musiche per tutti i
gusti, dal classico, al ballabile, alle canzoni per bambini.
Proprio una piacevole serata che non mancheremo di ripetere ogni
volta che le circostanze ce nè daranno l'occasione.



BIBLIOTECA IN SEDE: Di questa iniziativa abbiamo parlato in
diverse occasioni sia nel corso delle assemblee generali annuali che
sulle pagine di questo giornalino. Ora l'iniziativa ha avuto una
notevole "spinta in avanti" grazie alla individuazione di un importante
e generoso "sponsor" (saremo più precisi in un prossimo numero!).
Sono quindi in corso i progetti realizzativi, cui seguiranno i lavori
esecutivi, la raccolta dei libri, la sistemazione e catalogazione ed
infine la messa a disposizione dei soci e dei paesani.



AUGURI: E' gradito alla redazione del "Foglio Notizie" ed al Consiglio
Direttivo de La Trisa, rivolgere agli associati ed ai loro familiari ed
amici, gli auguri più sinceri di Buon Natale e di Felice Anno Nuovo
1997.

 

 

 

 

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PARLIAMO DI GRAPPE - terza parte

GRAPPA ALLA ASPERULA: La asperula è una pianta erbacea
perenne, con rizoma sottile, ramificato e strisciante da cui nascono
dei fusti eretti semplici a sezione quadrata, alti 20/30 centimetri, lisci
negli internodi e pelosi sotto i nodi. L'asperula odorata fa parte della
famiglia delle Rubinacee.
Nome comune: stellina odorosa. Nomi locali: in Piemonte: Gletto,
Stlinaodorosa; in Lombardia: Grasot, Pom,' Razzoela; in Veneto:
Disen, Perla; nelle Marche: Acetosella; in Puglia: Raspello odoroso; in
Sicilia: Aspiredda odorata.
E' una pianta che predilige un ambiente ombreggiato, cresce nel
sottobosco ove normalmente non arriva il sole, in special modo nei
boschi di faggio della zona montana di tutta Italia.
La pianta si raccoglie da aprile a fine giugno, all'inizio della fioritura;
si recide con la forbice a qualche centimetro dal suolo, evitando di
estirpare le radici.
Proprietà: aromatizzanti, digestive, antispasmodiche, sedative.
Principi attivi: Unglocoside, contiene cumarina, vitamina C.
Come si prepara: In un litro di grappa immettere 20 piantine di
asperula colte al mattino quando i fiori non sono ancora aperti;
aggiungere la scorza di due arance e la scorza di un limone più tre
cucchiai di zucchero. Lasciare macerare per almeno 180 giorni.
Ci siamo cimentati nella complessa preparazione di questa
eccezionale grappa nella scorsa primavera: dopo i prescritti 180
giorni di maturazione, la abbiamo sottoposta al sapiente giudizio
dell'amico Florio che è un vero esperto a livello nazionale di vini e
grappe. A parte la sua preparazione tecnico-scientifica, il suo giudizio
è determinante essendo egli un astemio integrale, un astemio "vero".
Da questa sua posizione i suoi giudizi diventano sentenze emesse
con nobile distacco dall'alto appunto della sua posizione di astemio.
Dopo cinque lunghe e ponderate sorsate, si è concentrato nel
silenzio per un paio di minuti. Quindi ha schioccato la lingua ed ha
sentenziato: "Ottima, anzi eccellente, è solo un po' debolina!".
Poi è sparito. Lo ha rintracciato in seguito la sua gentile signora. Era
in giardino, sotto il pergolato, e cantava a squarciagola "O Sole mio".
Pioveva a dirotto!.

Ambrogio

 

 

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IL VIGNETO (realtà o fantasia?)

Appena vi sarà possibile, tornate a Mortaso: troverete una grande,
inaspettata novità.
Il disboscamento, già iniziato alla fine dell'estate, è stato completato
da tempo e il legname convogliato in punti strategici; l'ex bosco,
ripulito di rami e radici in tutta l'estensione, dona al luogo un aspetto
insolito.
I lavori di sbancamento, terrazzamento e piantagione sono ormai
conclusi. Ora al posto delle migliaia di abeti, castagni, larici, etc., si
vedono centinaia e centinaia..di pali in cemento, sistemati con ordine
estremo che brillano al sole e, guardati da Spiazzo o Fisto, danno
l'impressione di avere di fronte una autentica opera d'arte, un
meraviglioso anfiteatro.
La primavera prossima gli ordinatissimi filari strategicamente esposti
alla migliore insolazione sulla estesa superficie che va da Gio,
Corona, Roccol e Zeller fino alla conca del Vagugn, saranno
completati e avvolti dal tenue verde del vitigno che, secondo
l'impresa esecutrice dell'opera, dovrebbe dare già il primo raccolto,
ottimo e abbondante, nel prossimo autunno.
Nessuno avrebbe mai pensato che proprio l'area sopra Mortaso
venisse scelta dalla famosa impresa multinazionale (con filtro) per
l'esperimento vinicolo in Rendena. Sappiamo del resto che le stagioni
non sono più quelle di una volta, la temperatura si è notevolmente
innalzata e quindi ora la coltivazione della vite può prospettarsi
ottimale.
Questa importante opera ha impegnato tutti. Stanno già lavorando
alla realizzazione della cantina; dai progetti esposti si intuisce che
sarà razionale ed ultramoderna. Prima dell'inizio della costruzione del
manufatto, molti avevano offerto le loro canti nette per ospitare
quanto più vino possibile; putroppo per loro, non sono stati presi in
considerazione. Solo alla Trisa sarà possibile sistemare una serie di
. botti dalla capacità da definire ... c'è il problema del voltone da superare,
ma se in qualche modo poi passeranno, quei geniacci di dirigenti
riusciranno a collocarle all'interno e ad assicurare così autonomia
illimitata alle esigenze dei soci.
La muntinazionale ha assunto in loco alcune persone solo con
incarichi di manovalanza; assaggiatori e cantinieri verranno da
fuori. ..
Fra qualche tempo tutto riposerà sotto la neve. Intanto i famosi
,vitigni FANTASY si rafforzeranno accanto ai bellissimi pali; l'azienda
assicura che già il prossimo anno si avrà un'ottima, pregiata qualità di
uva, la CHIMERA; da questa gli enologi ricaveranno il famoso,
impareggiabile ... VINO DEL KAISER.

Enzo - Brescia

 

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"AL BEDU' DE BORZAC"

II pezzo di Adriano Capelli sappiamo che è ormai gradito ed "atteso"
dai nostri lettori.

A vardar al Carè Alto dala val de Borzac, e veder tut col glac ca ghe
sù e sentir al bedù cal brontola apena nato, le an penser sol.
AI nas da sota al glac, bel dur, su aft de fianc ai Pozoni, e man man
al scomenza a farse con tane rigagnoi ca i se gata tuc al prum saft.
Sota al pont dal Zucal al fa quatro salti par rivar in funt,e po al
scumenza a smucigar an mez a ofni e baloton de granito vers la vaI. Da
lontan se vie l'acqua bela, limpida e trasparente ca te vegn voia de
metarghe dentro le man e bevarne tanta.
Dal pont de Peluc, scondù sota le. rame dai buscaton ca quasi i se liga
fra de ei, se poi scuftar al sò bel saftar ca al fa fra i sasso n ca gnanca
sa al se angrosa al triplo no le bon da spostar.
D'istà quant ca al buta de pù sota Sert al fa quasi para, ma d'aftun o
d'invern, se tal scufte par ben al par cal diga: II vardame ades, parchè
fra qualche metro ho finì de starte ansema" e proprio alora al va a
morir dentro na galeria ca tuta ,l'acqua la se porta via.

C.A.F.

 

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RICORDI

Per uno spiacevole disguido, nel numero scorso non abbiamo dato
notizia di un altro lutto per la nostra associazione: è mancato Lalo
Chiesa di Redavalle che era socio da moltissimi anni, dapprima nella
qualità di simpatizzante e poi, da diverso tempo, quale socio
effettivo.
Anche se non era conosciuto da molti, era un grande amante dei nostri
luoghi ed un sincero affezionato alla nostra associazione.
Rinnoviamo ai familiari ed agli amici le condoglianze più sincere.

 

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LETTERA AGLI ASSOCIATI CICLOSTILATA IN PROPRIO

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